Una tragedia d’amore
Torre di Palme, 1911
Suite di tredici brani per violino, violoncello e pianoforte
Paolo Strappa, violino
Vito Paternoster, violoncello
Andrea Strappa, pianoforte
registrato nel 2012 a Fermo
Torre di Palme, Fermo. È il 22 novembre 1911: due innamorati si precipitano dal burrone del fosso di San Filippo. Lui, Antonio, 24 anni, prima portuale a Genova poi minatore in Germania, è stato chiamato alle armi: deve partire per la Libia. Lei, Laurina, 19 anni, ha imparato in breve tempo a scrivere per mandargli ogni giorno una lettera. Gli ha giurato di uccidersi se lui l’avesse mai lasciata per quella lettera anonima: qualcuno aveva voluto insinuare in Antonio il sospetto che Laurina tenesse una “condotta poco seria” in sua assenza. Ma Antonio le risponde che non potrebbe vivere senza di lei. Quando torna per presentarsi in caserma si incontrano, non sopportano l’idea di separarsi di nuovo col rischio di non vedersi mai più. Decidono di nascondersi nel bosco del Cugnolo, in una cavità scavata nel tufo. Le autorità e i familiari li cercano per tre giorni. Lui è ormai considerato un disertore. Il cerchio attorno a loro si stringe: legati a un braccio da una cintura di cuoio da militare, si buttano nel vuoto. Laurina muore sul colpo; Antonio, con la schiena spezzata, dopo un’agonia di quasi otto mesi. Il cadavere di lei fu sottoposto a indagine necroscopica, che ne appurò fra l’altro la verginità. Le furono negati i sacramenti. Poco dopo si svolse un processo per accertare che non fosse stato Antonio a indurre Laurina a uccidersi. Fu assolto. Morì il 21 luglio 1912. Paralizzato in ospedale, domandava perché gli venissero riservate tante cure se, nel caso fosse guarito, ad attenderlo c’era un plotone di esecuzione.
Principale fonte documentaria della storia di Antonio e Laurina: La grotta degli amanti, Francesco Quinzi, Grafiche Fioroni – Casette d’Ete, 1997